
MATERIA E VISIONE
arti tradizionali e non
domenica 7 dicembre 2025
Corso di storia dell'arte: De Andrea 1941

sabato 6 dicembre 2025
Corso di storia dell'arte: Dulbecco 1941

Gian Paolo Dulbecco (La Spezia, 21 settembre 1941) è un pittore italiano. Nasce a La Spezia nel 1941. A Milano, città dove la sua famiglia si trasferisce nel 1958, è allievo di Tommaso Gnone da cui apprende le tecniche d’incisione a puntasecca e inizia a dipingere. Nel 1965 si laurea al Politecnico continuando a coltivare l’interesse per l’arte. Nel 1969 vive a Roma dove conosce la pittura di Balthus esposta a Villa Medici; poi è nuovamente a Milano da cui si allontana per vari viaggi in Europa. In particolare in Belgio conosce la pittura di Delvaux e di Magritte e la grande pittura fiamminga. Inizia a sviluppare i temi delle Navi di pietra, come ricordo dell’Isola Tiberina, quelli dei Notturni e delle metafisiche Città ideali. Nel 1984 vince un premio acquisto di Cartier a Milano. Tocca anche il tema dell'arte sacra soprattutto con i Presepi ispirati alle Tebaidi quattrocencentesche. Numerose sono le mostre, sia personali che collettive, a cui prende parte in varie città italiane. Nel 1992 è tra i premiati dalla rivista Arte. Il critico Pierre Restany lo invita a presentare nel 1993 una serie di Tarocchi in Art & Tabac, collettiva itinerante esposta a Roma, Vienna e Amsterdam. Espone anche a Roma, Freiburg, Oporto, Londra, negli Istituti Italiani di Cultura di Lione, Lisbona e Bruxelles e infine a Tokyo. In Giappone esporrà nuovamente nel 1998 a Yokohama e ancora a Tokyo negli anni 1999 e 2001. Sul finire degli anni ’90 inizia a confrontarsi con il tema di Atlantide. Nel 2002 la Soprintendenza ai Beni Culturali di Salerno patrocina una sua mostra antologica a Ravello, dove espone nuovamente con Luzzati nel 2005. Sono questi gli anni in cui nella sua pittura inizia a comparire la maschera di Pulcinella, inteso come archetipo umano universale. Negli stessi anni si dedica ai Personaggi che lottano contro la propria ombra, i Labirinti, le Gabbie misteriose. Nel 2012 partecipa in Germania alla collettiva Dopo de Chirico dedicata alla pittura metafisica italiana contemporanea. È artista i cui lavori, in genere contenuti nelle dimensioni e spesso costruiti sulla sezione aurea, dalla critica sono stati accostati ai modi del Realismo magico.
venerdì 5 dicembre 2025
Corso di storia dell'arte: Prini 1943
giovedì 4 dicembre 2025
Corso di storia dell'arte: Chia 1946
mercoledì 3 dicembre 2025
Corso di storia dell'arte: Penone 1947
martedì 2 dicembre 2025
Corso di storia dell'arte: Paladino 1948
Pittore e scultore italiano (n. Paduli, Benevento, 1948). Artista versatile, esponente della transavanguardia, P. fonde elementi figurativi e riferimenti artistici provenienti dalle più diverse aree culturali. Ha sperimentato materiali e tecniche, lavorando su oggetti di recupero e scolpendo figure totemiche arcaizzanti. Vita e opereDopo una fase di sperimentazione di tecniche diverse, dal collage alla fotografia, si è dedicato alla pittura, ottenendo i primi riconoscimenti nell'ambito del gruppo della transavanguardia, con il quale ha esposto in Italia e all'estero, dalla Biennale di Venezia del 1980 a Documenta di Kassel del 1987. Dedicatosi inizialmente a una ricerca di ispirazione concettuale, P. ha poi elaborato un linguaggio che fonde con disinvoltura e vivacità cromatica elementi figurativi ispirati all'arte egizia, etrusca o paleocristiana (Sull'orlo della sera, 1983, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna; Sonata, 1985, Los Angeles, County museum of art). Nella sua opera frammenti di figure, teste, mani sono elementi di un linguaggio che fonde spazio e tempo, riferimenti culturali, mitici, iconografici del passato. Dal 1983 ha associato alle immagini dipinte oggetti di recupero e forme scolpite in legno e in bronzo, mentre dal 1985 ha prodotto opere tridimensionali, con serie di figure totemiche arcaizzanti in calcare. Ha poi continuato a sperimentare materiali e tecniche, realizzando incisioni, dipinti su metallo e materiali diversi (cicli Zenith, 1999, e Laboratorio, 2000), installazioni (ciclo Architettura, 2000) e sculture (Hortus conclusus a Benevento, 1992 e ciclo I dormienti, 1998, donato nel 2000 alla città di Poggibonsi). Nel 1990 ha realizzato la scenografia per La sposa di Messina di J. C. F. Schiller a Gibellina, costruendo per la prima volta la Montagna di sale, installazione poi riproposta a Napoli (1995-96); ha curato altre scenografie teatrali (Co'stell'azioni, 1992; Edipo re, 2000; Tancredi, 2002; Edipo a Colono, 2004; Oedipus rex e Cavalleria rusticana, 2007) e, più recentemente (2010), ha firmato la scenografia del tour di L. Dalla e F. De Gregori. Nel 2001 ha eseguito per il Comune di Roma un mosaico monumentale destinato al nuovo allestimento dell'Ara Pacis, Dal 1999 è membro onorario della Royal Academy di Londra. P. ha presentato la sua opera in numerose personali (Monaco di Baviera, Städtische galerie im Lenbachhaus, 1985; Firenze, Forte Belvedere, 1993; Napoli, Museo nazionale di Capodimonte, 1995-96; Londra, South London Gallery, 1999; Santuario di Oropa, 2001; Florida, Boca Raton museum of art, 2001; Prato, Centro d'arte contemporanea Luigi Pecci, 2002-03; Ravenna, Museo d'arte, 2005; Roma, Ara Pacis, 2008). Nel 2011 nel Palazzo Reale di Milano è stata allestita una grande retrospettiva che ripercorre gli ultimi quarant’anni di carriera del maestro campano. Nel 2012 l'artista ha pubblicato con il critico d'arte C. D'Orazio il libro Ritratti romani; sono datate allo stesso anno le personali Paladino. La scultura (Bari, Pinacoteca provinciale) e Paladino. Ceramiche (Faenza, Museo delle ceramiche). Nel 2015 ha ideato la statua La conoscenza, presentata a Expo Milano, in occasione delle celebrazioni per i 90 anni dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, mentre nel 2017 ha realizzato i nuovi paramenti sacri della Cappella Rucellai nel complesso dell'ex-chiesa di San Pancrazio a Firenze.
lunedì 1 dicembre 2025
Corso di storia dell'arte: Cucchi 1949
Enzo Cucchi (Morro d'Alba, 14 novembre 1949) è un artista, pittore e scultore italiano. Formatosi da autodidatta, dopo gli esordi in ambito concettuale, è approdato alla figurazione, diventando uno dei principali esponenti del nucleo storico della Transavanguardia italiana tematizzato da Achille Bonito Oliva. Nelle opere su tela, accompagnate da numerosi disegni e spesso presentate da testi poetici scritti dall'artista stesso, si riappropria con sguardo visionario del mito, della storia dell'arte e della letteratura (Cani con lingua a spasso, 1980 ed Eroe senza testa, 1981; Sia per mare che per terra, 1980), dando vita a composizioni di grande intensità simbolica, nelle quali spesso il mondo è rappresentato come campo di battaglia tra due principi opposti. Dopo le grandi composizioni con l'uso del carboncino e del collage, ha sperimentato l'utilizzo di diversi materiali, tra i quali, la terra, il legno bruciato, i tubi al neon e il ferro (nella serie Vitebsk-Harar dedicata ad Arthur Rimbaud e Kazimir Severinovič Malevič), abbracciando nel contempo un uso quasi caravaggiesco della luce, che gli ha consentito effetti di profondità spaziale. Nel 1986 ha risposto alla chiamata del gallerista napoletano Lucio Amelio che, in seguito al terremoto dell'Irpinia del 1980, aveva chiesto ai maggiori artisti contemporanei dell'epoca di realizzare un'opera che avesse come tema il terremoto, da inserire nella collezione Terrae Motus. La sua opera Senza titolo è costituita da quattro pannelli di ferro invecchiati e arrugginiti, che rimandano alla violenza dell'usura del tempo, al centro dei quali campeggia un tondo con un vascello, immagine simbolica cara all'artista. Ha realizzato anche alcune sculture e la decorazione della cappella di Monte Tamaro, presso Lugano (1992-94, architetto Mario Botta).
Corso di storia dell'arte: De Andrea 1941
De Andrea 1941 John De Andrea (Denver, 24 novembre 1941) è un artista e scultore statunitense. La sua opera è legata alla corrente dell'...
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