https://youtu.be/j-71IJvWx20
La Nuova oggettività (in tedesco Neue Sachlichkeit) è stata un movimento artistico nato in Germania alla fine della prima guerra mondiale che coinvolse principalmente la grafica.
L'anno più importante per il movimento fu probabilmente il 1925, quando si tenne una mostra d'arte a Mannheim dedicata ad esso.
Ebbe punti di contatto più o meno marcati con il realismo, il neoclassicismo, l'espressionismo, il dadaismo e il surrealismo. In particolare, fu come reazione all'espressionismo che alcuni artisti cercarono la rappresentazione della realtà senza trucco; questi artisti, disillusi e pieni di cinismo e di rassegnazione nel tragico dopoguerra tedesco, volevano osservare le cose concrete con amara acutezza e con una lucidità descrittiva quasi glaciale, usando l'arte come un'arma, come un freddo specchio teso alla società malata e corrotta. La Nuova oggettività si distingue tuttavia dal realismo, in quanto conserva una certa componente emotiva, tipica della tradizione culturale tedesca: è per questa componente che alcuni particolari vengono accentuati all'estremo ed intensificati espressivamente.
La Nuova oggettività terminò con la fine della Repubblica di Weimar e con la presa del potere da parte dei nazisti, che consideravano la Nuova oggettività come arte degenerata: fu allora che numerosi artisti emigrarono, per lo più verso gli Stati Uniti.
Tra gli esponenti più noti di questa corrente si ricordano George Grosz e Otto Dix.
Nessun commento:
Posta un commento